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The protagonist of
today’s strips is perhaps one of the most famous residents of the McKenzie Farm.
He is often
mistaken for a big white bear – which he does not take kindly to – although he is actually an Old English Sheepdog, or
Bobtail, with a pronounced penchant for defending his territory and for using
his baton, or shotgun, or whatever’s handy. After all, it is his job to
guard the farm.
During the day he
carries out numerous tasks, but what brings him most pleasure, and occasionally
most pain, is his role as nocturnal
caretaker. He wanders the darkened fields looking for troublemakers, but really
he has one goal, and one goal only: to
thwart Albert’s nightly incursions into the chicken coop.
As you can see
above, their constant confrontations are played out on an intellectual level as
well as a physical one. Deep down Moses knows that Albert’s forays into the hen
house are sentimental in nature, and this is precisely what he cannot tolerate.
Moses justifies these feelings by telling himself that it is his duty to guard
the morality of the farm animals, but in
reality, he is jealous of what Albert and Martha have as it is something he
fears he will never experience. We feel you, Moses.
But only a few people know
about this ‘softer’ side of his. To the world, he is drastic and decisive, with
little inclination towards explanations, and he remains always watchful beneath the impenetrable bangs that cover
his eyes. He is skilled with a baseball bat, unbeatable in hand-to-hand
combat, and a tough customer for whoever crosses his path. And that’s how he
likes it.
Keep tuning in for more strips every Tuesday and Friday!
Next Tuesday, Ludwig the Horse.
***
Mosè
Il
protagonista delle due strisce di oggi è senza dubbio uno degli inquilini più
conosciuti della fattoria McKenzie.
Con suo
grande rammarico, viene spesso scambiato per un grande orso bianco, ma lui in
realtà è un bobtail con un istinto
innato per difendere il suo territorio e per usare il suo manganello, o il
suo fucile, o qualunque cosa gli capiti tra le mani. Dopotutto, è il guardiano
della fattoria.
Durante
il giorno svolge innumerevoli compiti, ma quello che gli procura le più grandi
soddisfazioni, e talvolta anche le più grandi sofferenze, è il suo ruolo di custode notturno. Si
aggira per i campi per tenere al sicuro gli altri animali, anche se il suo vero obbiettivo è uno e uno solo: impedire
le incursioni notturne di Alberto nel pollaio.
Come
dimostrano le due strisce di oggi, i loro scontri si svolgono sul piano
intellettuale oltre a quello fisico. In fondo in fondo, Mosè sa che i fini di
Alberto sono di carattere puramente sentimentale, ed è proprio questo che non
riesce a mandare giù. Mosè si giustifica dicendo a se stesso che è suo dovere
proteggere l’integrità fisica e morale dei suoi coinquilini, ma chi lo conosce bene sa che in realtà è
semplicemente invidioso dell’amore tra Marta e Alberto, perché lo vede come
qualcosa che a lui non potrà mai capitare. Sappiamo come ti senti caro
Mosè.
Sono in
pochi però a conoscere questo lato del suo carattere. Agli occhi del mondo,
Mosè rimane un individuo severo e determinato, poco incline alle scuse, e perennemente vigile dietro la frangia
arruffata che gli copre gli occhi. È abile nel maneggiare mazze da baseball
e imbattibile nel combattimento corpo a corpo, e non perdona facilmente chi osa
sfidarlo. Come sa bene il Lupo…
Vi aspettiamo con nuove strisce e nuovi post tutti
i martedì e i venerdì!
Nel prossimo post, Lodovico il cavallo.
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